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domenica 7 luglio 2013

3' tappa: Zubiri/Pamplona (Ciruz Menor) 25,4 km

 
Stamattina alle 7 eravamo già in cammino con Roberta. Vietato commentare le facce, in quanto si trascorrono notti quasi insonni e giornate molto "attive"!!! ;-) 


 La colazione diventa un vero lusso perché i bar sono veramente tutti chiusi, quindi bisogna provvedere la sera e comprare qualche barretta o banana per poi attendere qualche chilometro un bar. Siamo partite tutte gasate perché c'è il sole, ma essendo presto il fresco è piacevole. Chiacchierare è altrettanto piacevole e Roberta è simpatica. 
Il paesaggio è veramente bello, ma spesso mi chiedo: "Che cazzo ci faccio qui, da sola, sperduta in mezzo ai boschi della Navarra a seguire frecce e conchiglie?" Ancora non so darmi spiegazioni, ma poi basta incontrare un vecchietto per strada che ti augura: "Buen Camino", che tutto sembra normale. 



Queste sono mamma e figlia delle Canarie. Per la mamma è il quinto cammino, per la figlia è il secondo. 



Dopo 20km Pamplona si sente vicina...e il destino vuole che entriamo proprio nella città a mezzogiorno in pieno chupinazo: dei botti e le campane che suonano ci accolgono nella città vecchia, io sono abbastanza stanca... 

Non sono più tanto abituata a vedere così tanta gente e sentire così tanta confusione. Orde di gente vestite tutte rigorosamente di bianco con una fusciacca rossa ci sovrastano, sono tutti estremamente entusiasti e qualcuno visibilmente ubriaco, tutti sporchi e qualcuno si tira il vino addosso. 

Questa situazione mi stordisce, siamo le uniche con lo zaino, tutti festanti, noi doloranti. Un caldo pazzesco. Cerchiamo il percorso, ma il centro è chiuso per l'encierro. Non troviamo più la strada, mi lamento e soffro. Cazzo dove sta il percorso? Il prossimo anno torno da turista, prenoto tre mesi prima e albergo 5 stelle, poi magari mi vesto anch'io di bianco e rosso! 


Dopo due ore arriviamo a Ciruz Menor, siamo le ultime due ad essere accolte sui letti a castello, sono rimasti  gli ultimi due posti nella chiesa dell'ordine di Malta...


Gli altri dormono in chiesa, a terra!!! 



L'ostello è pieno zeppo di gente ed è decisamente spartano. I gestori sono molto gentili. 
Sono stravolta, ma la doccia è fantastica. Sono preoccupata perché mi sono spuntate due vesciche sui talloni. Faccio la mia prima (e spero ultima) operazione con ago e filo per curarle, ma sono preoccupata...allora il gestore mi dice che devo metterci un "salvaslip" come talloniera. Non ci credevo, ma ha funzionato, non c'è più attrito! 


Tra i momenti felici della giornata c'è questo: Tokio, Alicante, Bruxelles, Berlino, Nizza, Rotterdam e Muccia che chiacchierano in una strana lingua, un mix di idiomi che fa ridere e ci rende tutti figli di un unico Padre! 



8 commenti:

  1. .....quando correvo e mi allenavo su strada, incontravo spesso persone intente ai lavori nei campi o comunque attraversavo la loro giornata di corsa. Mi incitavano e mi facevano il tifo anche se per me era solo un semplice allenamento come mille altri. Ecco io sto facendo il tifo per te Licia. Il tifo per una persona che sta facendo qualcosa di unico che ammiro molto!! Vai Licia, Vai!

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    1. Grande Fabri, sappiamo cosa vuol dire incitare o fare il tifo, e a me carica alla grande!
      Un nabbraccio!!!

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  2. bella la foto con le balle di fieno :-) Primo

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  3. Tieni duro, goditi il cammino, e anche se non troverai tutte le risposte alle tue domande non demordere.. Daniela.

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    1. Ho la mente talmente sgombra che le domande forse me le faro' al ritorno!
      Un bacio grande!

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  4. Licia...te e Roberta....avete facce che...sì...stanche ed assonnate,ma i vostri occhi parlano!!!!vai Licia....Cinzia

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