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venerdì 26 luglio 2013

23' tappa: Molinaseca/Pieros (26 km)



Tappetta facile per recuperare un po'. Stanotte ho dormito pochissimo e sembro uno zombie claudicante. 
Ieri mi sono pesata e nonostante i quasi seicento chilometri fatti non sono dimagrita per niente. 
Non capisco proprio, i pantaloni mi vanno larghi! 
Il percorso di oggi è piano e quasi tutto asfalto. 
L'arrivo a Ponferrada è di mattino presto. Città capitale della regione del Bierzo. Fu un antico castrum romano a protezione delle miniere d'oro. 

Nel 1082 il ponte di legno sopra il río Sil venne rinforzato con ferro di cui la zona aveva diverse miniere. Da qui il nome Pons Ferrata alla città. Ma ciò che più di ogni cosa caratterizza Ponferrada è il Castillo de los Templarios, che testimonia la potenza assunta all'epoca dall'ordine dei monaci templari. 
Purtroppo è molto presto ed è chiuso. Bisognerà fare un altro Cammino per visitatarlo! 
Mi incammino con Luigi che come sempre è di buon umore e mi allieta coi suoi discorsi saggi. Poi un odore ci sveglia, è una panaderia! Seguiamo come cani da tartufo l'odore che ci porta in una pasticceria. Questa sì che è una brioches! 
Oggi fortunatamente è nuvoloso, qui il sole brucia troppo! 
Volete sapere da cosa si riconosce un vero pellegrino da una persona normale oltre all'abbigliamento da boyscout, all'andatura ondulante, al sorriso da ebete? L'ABBRONZATURA!!! 
Camminando da est ad ovest, dai Pirenei all'oceano Atlantico, il sole si ha quasi sempre alle spalle. Quindi polpacci, metà coscia, metà braccia sono ustionati, il resto è bianco, compresi i piedi oltre il malleolo. Per una come me, che amava l'abbronzatura "semi-integrale" è una vera tragedia, anzi sarebbe stata una vera tragedia. 
Ora passo oltre...;-) 
Ritornano i vigneti, l'uva e i fichi. 
Ai piedi oggi si aggiunge il male ai polpacci. Temo una tendinite, e allora sì che sarebbe una tragedia! Ho paura solo a pensarci... 

La tappa finale di oggi è Pierros, paese minuscolo con bar/ristorante piacevolissimo in pieno pellegrin-style! 
Inauguriamo la vicinanza alla Galizia con un superbo pulpo alla gallega e vinello della zona, che unito alla stanchezza creano un mix di risate e allegria! 
Oggi oltre al dolce, chiedo un "additivo": diclofenac! 

Il messaggio mi pare esplicito...! 

E Luigi ammaestra la gazza...