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giovedì 11 luglio 2013

8' tappa: Navarrete/Ciruena (31,4km)

Ormai mi sveglio da sola: ore 4:50 parto col buio e la temperatura così è accettabile. Purtroppo non vedo le frecce gialle e mi perdo nell'oscurità, passa qualche macchina e vedo qualche altra figura che è dietro di me. Vado ad istinto e prendo la via giusta, la freccia è con me! 
Il sole in lontananza mi aiuta... 
Due giorni fa ho comprato un tubetto di vaselina, la uso la sera sui piedi e al mattino, prima dei calzini. Serve per limitare fregamenti. Ha ragione Simone, in 72 ore le veschiche curate con ago e filo guariscono, infatti sul tallone destro non sento più niente. Sono carica, le mie gambe procedono velocemente ad un ritmo sostenuto, nel frattempo mi godo l'alba e gli odori che sprigiona. Ho fame e spero di arrivare al prossimo paese presto. 
Sono riuscita a rimettermi anche le mie turbo-Salomon! 

Qui anche i carretti dismessi sprigionano amore! 
I campi di grano e i vigneti mi accompagnano, incrocio qualche trattore. 
La prima settimana è trascorsa, dicono sia la più difficile, per l'adattamento a questa nuova vita, ai ritmi, alla fatica e al sole. Speriamo sia così perché in effetti non è stato tutto bello. 
Il fatto di dormire ogni sera in una località diversa destabilizza, luoghi diversi, gente diversa, tanta... Sono contenta di tenere questo diario online proprio perché mi aiuta a mettere in ordine le giornate! 
Arrivo al Poyo di Rolando, una piccola elevazione che rievoca la mitica vittoria di Rolando sul gigante musulmano Ferragut. 
Da qualche chilometro il terreno è decisamente più dolce, senza particolari dislivelli, la tappa è facile. 
Poi...sento dietro di me frecciare un ciclista che dopo avermi superato inchioda, è Ricardo, che questa mattina si è perso ed è in ritardo... 
Facciamo qualche chilometro insieme, è molto piacevole, anche fisicamente, mi racconta delle sue passioni: la fotografia e la bici. Poi ci immortaliamo entrambi in una reciproca foto. 
A dios Ricardo! 
Il Cammino è un po' come le corsie del supermercato oppure le vacanze sulle piccole isole, prima o poi ci si rincontra sempre... La strada è quella e come un elastico ci si scontra sempre. 
Adoro questa poesia, c'è tutto lo spirito 
di quello che sto facendo. 

Arrivo ad un bar e mi sparo un bel boccadillo con tortilla e mezzo litro di clara (una mistura di cerveza e succo di limone). Accendo la musica e attacco a cantare insieme ad Amy Winehouse, sarà la birra? Sarà che oggi mi sento bene? Mentre canto stonata, mi scendono le lacrime, di gioia questa volta...

Supero una tienda e non resisto a fermare la mia immagine in questo posto che probabilmente non mi rivedrà più. Avrei tanto bisogno di Giuseppe (Tessier i Parrucchieri), il mio preferito; tengo sempre i capelli legati per paura di prendere zecche o pidocchi e da 8 giorni non uso un phon, lui sì che saprebbe come rivoluzionarmi! 
Questi segnali mi angosciano...manca così tanto a Santiago! 

Le ultime due ore sono sotto una temperatura proibitiva, sento la testa bruciare nonostante il cappello, ma scatto foto e cerco di far ubriacare i miei occhi! 





Termino il percorso sorridendo ancora a causa di questo segnale: 

Gli spagnoli sono fantastici!!! 
L'albergue di oggi è particolarmente kitch, ma ho fatto 31,6 chilometri e chissene frega ho bisogno di una doccia!!! 



Serata tra "camminanti"!