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venerdì 2 agosto 2013

30' tappa: Salceda/Santiago (26 km)



Sono le 4 e non riesco a riaddormentarmi. Quello che dorme nel letto sotto al mio sta allegramente russando con convinzione e potenza. 
Sono adrenalinica, domani la tappa sarà Santiago. 
Ho iniziato a camminare piano, gustandomi ogni passo, ogni suono, ogni odore. Il silenzio. 
Questo albero mi suggerisce di ridere e infatti sono a mille. Sono felice! 
Man mano che vado avanti, l'inesorabile conto alla rovescia mi angoscia e mi spinge... 
Dopo tantissimi chilometri, tra poco arriverò a Santiago. 

Non mi pare vero...
I boschi sono stupendi e trasmettono una sorta di magia. 
Poi il cielo diventa grigio ed inizia a piovere, una pioggia inizialmente leggera, poi uno scroscio l'acqua mi costringe a correre ai ripari: cappello, incerata, copri zaino. Mi piace questa pioggia, lava via tutto ciò che c'è da pulire, la vedo come purificatrice prima dell'arrivo. 
Incontro un pellegrino spagnolo e mi suggerisce di andare piano, ma io non ce la faccio, mano a mano che vado avanti le mie gambe sembrato accelerare. 
Il cielo fa i capricci: sole, pioggia, nuvole. 
Mille pensieri sovrastano la mia mente. Momenti unici e veramente intensi. Tutto il percorso mi compare avanti a me. 
Tutti e 30 i giorni trascorsi a camminare. 
Che avventura! 

Oggi mi dimentico di bere, di mangiare, non sento più nulla, solo la voglia di arrivare... 
Poi una pausa, a San Marco e incontro lui: Jean, ottantenne francese. Proviene da Puois (1500 km da qui), ovviamente a piedi. 
Ha l'aria rude, ma sembra voglioso di parlare. Anche per lui sono gli ultimi chilometri. 
Per lui è  terzo cammino, ogni 7 anni ne fa uno e mi dice in un francese molto impostato che forse, questo potrebbe essere l'ultimo... 
Parte solo, zaino antico, per niente tecnico e jeans. 
I figli lo riprendono in continuazione dicendo che è matto e lui risponde che sono loro i veri matti a fare ogni giorno la stessa vita, ogni giorno uguale! 
Ah, Jean parte sempre senza cellulare! 
In tutto il Cammino ha scattato CINQUE foto, io ho l'onore della sesta!!! 
Ha detto che l'avrebbe fatta vedere alla moglie. 
Che mito! 

Quando lo lascio lo saluto e gli porgo la mano, lui indietreggia, costernato e mi risponde male: "Tra pellegrini non è questo il saluto!" ...e mi abbraccia forte forte. 

Non ci sono parole, tutto attorno a me mi spinge per non fermarmi. 
Cammino come un automa, sguardo dritto, ritmo nelle gambe! 

Arrivo a Monte de Gozo. Qui nel 1987 arrivò Giovanni Paolo II. Il monumento lo ricorda. 
Una spianata interminabile arriva fino a Santiago. Da qui si sgorge la Cattedrale. Che emozione. Manca poco! 
Mi raggiunge anche Roberta, una foto è d'obbligo. Ce l'abbiamo fatta! Quante volte abbiamo parlato e sognato questo momento! Adesso ci siamo quasi... 
Questa è una delle tante foto di rito. 
Mancano pochissimi centinaia di metri...sono poco fuori della città. 


...e ecco i miei piedi. 
Ce l'ho fatta, non mi sembra vero. 
Onestamente ero più emozionata prima dell'arrivo. 
La cattedrale regna, la piazza è un pullulare d'energia. La gente che arriva ha atteggiamenti contrastanti: chi piange, chi prega, chi rimane inebetito, chi si butta a terra, chi salta, chi arriva di corsa. 
Io d'istinto mi tolto scarpe e calzini! 
Libertà! 



Io e la mia casa di 30 giorni: il mio zaino. 
Mi sento incredibilmente forte, invincibile! 
Condivido questo momento coi miei amici che man mano arrivano. 
Sensazione molto bella che viene stemperata dai lumini in onore delle vittime del treno qualche giorno fa. 
In tanti hanno lasciato molte oggetti. 

Poi vado al centro del pellegrino a ritirare la mia Compostela. C'è fila, è un pezzo di carta. La signora mi chiede dove ho iniziato il Cammino e perché l'ho fatto. 
Perché l'ho fatto? 
Bella domanda... 

Doccia, e cattedrale. Abbiamo la fortuna di assistere alla messa del pellegrino e al "botafumeiro". 
Faccio la comunione e ricordo quando la feci all'inizio, a Robcisvalle. 
All'interno della cattedrale tanti giovani, tanti pellegrini, tanta energia! 
Che bellissime sensazioni. 
Grazie San Giacomo! 

Ritroviamo anche Luigi lasciato qualche tappa fa. È festa e ceniamo tutti insieme. 
Che giornata!!! 
;-)