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sabato 13 luglio 2013

10' tappa: Belorado/Ages (27,2 km)

Mi sono svegliata "storta", alle 4,20. C'è da dire che nessuno espone l'altra parte della medaglia del Cammino. Tutti ti dicono: "Che bello, che posti, beata te!". Un cavolo!!! 
Da nessuna parte ho letto delle condizioni igieniche pessime di alcuni ostelli. Bisogna dire che lungo il tragitto ce ne sono innumerevoli, anche perché per qualcuno è l'unico sostentamento. In luglio, vista l'alta affluenza, bisogna arrivare per primi, uno per assicurarsi la notte al chiuso, due per sceglierti il posto. A volte ci sono stanze che contengono fino a 16 persone in uno spazio limitato. La pulizia in alcuni casi è un optional, per non parlare dei bagni!  L'ostello di ieri sera a parte la piscina faceva schifo, camerate come caserme, puzza di candeggina mista a puzza di piedi da far vomitare. Non vedevo l'ora di andar via, ma...mi sono dovuta fare 10 chilometri prima di trovare un bar aperto. Per una che va in ipoglicemia non è il massimo. 
Chiesa di Belorado alle 5. 

È strano, ma nella vita normale, uno si sveglia e s'immerge nella gente, nel lavoro e tanto altro...poi arrivata sera, a casa si chiude la porta alle spalle e vive la sua privacy in tutta serenità. Qui tutto il contrario. Si vive la mattina presto e tutto il resto della giornata in assoluta solitudine, poi arrivata la sera, il caos: devi condividere TUTTO, la stanza, il bagno, l'aria, il sonno. Durante la notte c'è chi russa, chi va in bagno, chi ti sveglia e chi si sveglia molto prima di te. Un delirio! La parte più brutta della giornata, in assoluto. 

Ieri pomeriggio e stanotte ha piovuto e si sta decisamente meglio, aria afosa non c'è più. 

Il percorso mostra monti meravigliosi e la salita al passo è molto faticosa. 

In alto in ricordo dei caduti della guerra civile di Francisco Franco. 

Stamattina ho pregato, non lo faccio molto spesso, ma l'atmosfera ed una telefonata mi hanno ispirata. 

Sono nervosa, quando sento dolore mi innervosisco perché ho paura di non portare a termine l'impresa. Da stamattina ho una tendinite al polpaccio destro, sento tirare e anche dopo aver scaldato il muscolo non va via. Speriamo che doctor AULIN risolva il problema perché le salite non aiutano anche se le preferisco alle discese. 

Alto de la Pedraja. 

Siccome ieri ha piovuto ci sono tratti col fango, facilmente evitabili. 
Poi la discesa fino a San Juan de Ortega. 
Chiesa di san Nicola di Bari del XII sec. 

L'interno stupendo. 


Una delle godurie più attese!!! 
Fontana del 1080 usata come lavapiedi, acqua gelida! Goduria!!! 

Arrivo ad Ages, stanotte ostello cool consigliato dal mio guru Simone Marozzi: El Pajar. Paella cucinata dalla proprietaria y copa de tinto! 
Così sì che si ragiona! 

Domani mi aspetta Burgos!