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martedì 23 luglio 2013

20' tappa: León/Villares de Orbigo (via Villar de Mazarife) (37 km)


Ieri sera abbiamo ballato fuori dell'hotel dopo aver abbondantemente brindato al ritrovamento dei soldi di Roger. C'era anche Condo, il nonno-giapponese col riporto più lungo del mondo! 
Che ridere! Abbiamo fatto uno strappo e siamo andati a ninne alle 00:30. Sveglia alle 7 (che nella vita reale sarebbero le 12!) perché dalle 7:30 iniziavano a servire la colazione. A dir la verità, non ci hanno dato una stanza da *****GL, ma i 14 metri di tavolata con cibo per la colazione sono uno spettacolo! 


Tutto questo è stata la mia benzina per oggi. Capito come mai ho fatto 37 km???
Devo dire che ieri mentre entravo al Parador ho avuto una gioia perversa nel presentarmi impolverata, sporca, spettinata e anche un po' puzzolente, con il mio zaino vissuto (ormai). Poi però, dopo aver visto che non eravamo gli unici pellegrini, è stata una delusione. Devo dire di aver dormito in un vero museo, la struttura è imponente e gli arredi sono originali e stupendi! Le lenzuola una goduria! 
Partiamo alle 9, tardissimo, col sole già alto, non da pellegrine esperte...
Mi fermo in una farmacia a comprare delle talloniere in silicone, ho ancora molti chilometri da fare e le vesciche non mi lasciano in pace. Le provo, pare che vanno. Decidiamo di fare la variante che ci ha consigliato il consierge dell'albergo. Più natura, meno strade trafficate. 
In effetti il percorso e stupendo...macchine zero! 
Spesso si trovano questi banchetti con personaggi di una serenità unica. Vendono frutta, bibite, panini...a prezzi bassissimi e passano la giornata, così, in mezzo alla natura. 
I primi girasoli! 
...e l'odore della terra. 
La bellezza di questo percorso alternativo è anche nel fatto che non ci sono pellegrini, siamo sole, io e la Roby. 
Ormai ci siamo "accardancate". Termine sardo che deriva dalla "cardanca", la zecca nell'atto di attaccarsi e non staccarsi più dalla pelle. I dialetti hanno una marcia in più! 
Ovviamente sappiamo che siamo libere di staccarci semmai lo volessimo. È la legge del Cammino, la libertà! 

Oggi decidiamo di fare diversamente: recuperare le ore perse della mattina presto, nel pomeriggio, dopo una breve sosta per il pranzo. 


Proprio qui! Tipico baretto di paese, di solito sempre pieno di mosche e la tortilla non manca mai! 

Sosta di un'ora e mezzo con lavaggio di piedi e creme varie e si riparte, ci aspetta questa dritta di 4 chilometri. Il sole picchia e le poche macchine che passano, sfrecciano! 

La conchiglia ci ricorda che non ci siamo perse... 
Giuro che prima di finire il cammino, io m'immergerò in mezzo a questi getti d'acqua, è una vita che lo sogno! 
I piedi non si fermano, ma ho l'impressione di camminare da tanto... 
Sono le 17:30 ma la meta che ci siamo prefissate oggi é ancora lontana... 


Orrore di autostrada...e scappo veloce! 


Ecco, qui ho iniziato ad imprecare...ho bisogno di fermarmi e poco dopo, la destinazione: 
Albergue bellissimo, Pablo ci vede sfinite e ci regala una stanza tutta per noi. Ha realizzato con molta cura questo ostello, è bellissimo e pulitissimo. 
Dopo doccia, bucato, creme varie, usciamo di corsa a fare spesa per cucinarci un bel piatto di pasta al tonno e olive con pere e pecorino. 
Stanotte andrò a dormire con Mr. Aulin ed ho fatto massaggi ai piedi con l'amico Voltaren. Domani è un altro giorno...