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giovedì 18 luglio 2013

15' tappa: Fròmista/Carrion de los Condes (19,8km)


Oggi tappetta, pochi chilometri per ripartire domani mattino presto da Carrion e fare il terribile pezzo di 17 chilometri tutto dritto con un unico albero. La chiamerei "tappetta strategica". 
Stanotte ho dormito pochissimo, sopra, nel letto a castello ho avuto un elefante, non una persona! Una ragazzetta inglese che ha lasciato cadere dal letto (quindi sopra di me), il suo beauty alle 3 di notte! Comunque i più zozzi sono gli inglesi: puzzano e si buttano sulla branda appena arrivano, sudati, impolverati e dopo, ma solo dopo essersi riposati si lavano. Che schifo! 
Appena sveglia, sistemando lo zaino trovo questo inquilino tra il sacco letto e il materasso. Inizio ad agitarmi. 
Dicono sia una chinces o cimice, quelle che se ti pungono lasciano il segno e bisogna prendere l'antistaminico. Mi guardo addosso e per fortuna non ho niente, non le sono piaciuta e lo spray ha fatto effetto! Solo che per istinto mi inizia a pizzicare tutto. La spiaccico sul letto e faccio vedere la foto all'albergatore, il quale scocciato mi risponde malamente dicendo che ha un sistema igienizzare e che me la sono portata io nello zaino. Un cavolo!!! Io ho fatto la lavatrice 5 volte fino ad oggi e non metto mai lo zaino a terra. 
Me ne vado scocciata, ma non è giornata e le nuove vesciche mi fanno tanto male. Cammino e zoppico. Per fortuna che la tappa è corta! 
Più avanti trovo Patrizia e Luigi al bar, mi fermo con Roby. Patrizia litiga animosamente col proprietario perché la brioches è secca, ha ragione e il tipo le corre incontro animosamente per fargliela pagare. Anche io lascio lì la mia, che fa schifo e non è fresca. Vabbè non è giornata! 
Più avanti pausa per streching: 
Oggi temporeggiamo molto, camminiamo tutti e quattro insieme, raccontandoci particolari della nostra vita. Siamo quattro tipi completamente diversi e questo è troppo forte. 

Ieri nel random del mio IPhone è venuta fuori "Strada facendo" di Baglioni e le parole mi hanno fatto scendere qualche lacrimuccia, sembrava fatta apposta per il momento: 
"Io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme 
con l'anima smaniosa a chiedere di un posto che non c'è 
tra mille mattini freschi di biciclette 
mille più tramonti dietro i fili del tram 
ed una fame di sorrisi e braccia intorno a me io e i miei cassetti di ricordi e di indirizzi che ho perduto ho visto visi e voci di chi ho amato prima o poi 
andar via e ho respirato un mare sconosciuto nelle ore larghe e vuote di un'estate di città accanto alla mia ombra nuda di malinconia 
io e le mie tante sere chiuse come chiudere un ombrello 
col viso sopra al petto a leggermi i dolori ed i miei guai ho camminato quelle vie che curvano seguendo il vento 
e dentro a un senso di inutilità... 
e fragile e violento mi son detto tu vedrai vedrai 
vedrai 
strada facendo vedrai 
che non sei più da solo 
strada facendo troverai 
un gancio in mezzo al cielo 
e sentirai la strada far battere il tuo cuore 
vedrai più amore, vedrai 
io troppo piccolo tra tutta questa gente che c'è al 
mondo (...)
e una canzone neanche questa potrà mai cambiar la vita ma che cos'è che ci fa andare avanti e e dire che 
non è finita cos'è che ci spezza il cuore tra canzoni e amore che ci fa cantare e amare sempre più 
perché domani sia migliore, perché domani tu". 
...e mi addormento su un'amaca! 

Un asinello scorrazza libero vicino al bar, che simpatico! 
La tappa di oggi, paesaggisticamente è la meno bella finora. Percorriamo la strada costeggiando la statale e intorno sembra tutto un po' monotono. 
Arriviamo a Carrion di buona lena. 
Chiesa di Santa Maria del Camino, tempestata di rondini festanti. 
È trascorsa la seconda settimana, andando avanti sono sempre meno i pellegrini partiti da Saint Jean per diversi motivi: tanti hanno terminato le ferie e tanti si sono fatti male. Ci sono tante persone che camminando troppo, facendo troppi chilometri, hanno forzato i piedi e hanno vesciche enormi o tendiniti o si sono storte le caviglie. Tanti che partono, ma anche tanti si aggiungono durante il percorso. Per prendere la Compostela a Santiago bastano gli ultimi 100 km! 

Anche i miei piedi vorrebbero un po' di riposo. Che dolore! 
...ma basta una battuta e riprende la voglia di andare avanti! 

Stanotte albergue per pochi intimi: stanza da quattro con bagno privato, una sciccheria!