Stanotte ho dormito pochissimo, sopra, nel letto a castello ho avuto un elefante, non una persona! Una ragazzetta inglese che ha lasciato cadere dal letto (quindi sopra di me), il suo beauty alle 3 di notte! Comunque i più zozzi sono gli inglesi: puzzano e si buttano sulla branda appena arrivano, sudati, impolverati e dopo, ma solo dopo essersi riposati si lavano. Che schifo!
Appena sveglia, sistemando lo zaino trovo questo inquilino tra il sacco letto e il materasso. Inizio ad agitarmi.
Dicono sia una chinces o cimice, quelle che se ti pungono lasciano il segno e bisogna prendere l'antistaminico. Mi guardo addosso e per fortuna non ho niente, non le sono piaciuta e lo spray ha fatto effetto! Solo che per istinto mi inizia a pizzicare tutto. La spiaccico sul letto e faccio vedere la foto all'albergatore, il quale scocciato mi risponde malamente dicendo che ha un sistema igienizzare e che me la sono portata io nello zaino. Un cavolo!!! Io ho fatto la lavatrice 5 volte fino ad oggi e non metto mai lo zaino a terra.
Me ne vado scocciata, ma non è giornata e le nuove vesciche mi fanno tanto male. Cammino e zoppico. Per fortuna che la tappa è corta!
Più avanti trovo Patrizia e Luigi al bar, mi fermo con Roby. Patrizia litiga animosamente col proprietario perché la brioches è secca, ha ragione e il tipo le corre incontro animosamente per fargliela pagare. Anche io lascio lì la mia, che fa schifo e non è fresca. Vabbè non è giornata! Più avanti pausa per streching:
Oggi temporeggiamo molto, camminiamo tutti e quattro insieme, raccontandoci particolari della nostra vita. Siamo quattro tipi completamente diversi e questo è troppo forte.
Ieri nel random del mio IPhone è venuta fuori "Strada facendo" di Baglioni e le parole mi hanno fatto scendere qualche lacrimuccia, sembrava fatta apposta per il momento:
"Io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme
con l'anima smaniosa a chiedere di un posto che non c'è
tra mille mattini freschi di biciclette
mille più tramonti dietro i fili del tram
ed una fame di sorrisi e braccia intorno a me io e i miei cassetti di ricordi e di indirizzi che ho perduto ho visto visi e voci di chi ho amato prima o poi
andar via e ho respirato un mare sconosciuto nelle ore larghe e vuote di un'estate di città accanto alla mia ombra nuda di malinconia
io e le mie tante sere chiuse come chiudere un ombrello
col viso sopra al petto a leggermi i dolori ed i miei guai ho camminato quelle vie che curvano seguendo il vento
e dentro a un senso di inutilità...
e fragile e violento mi son detto tu vedrai vedrai
vedrai
strada facendo vedrai
che non sei più da solo
strada facendo troverai
un gancio in mezzo al cielo
e sentirai la strada far battere il tuo cuore
vedrai più amore, vedrai
io troppo piccolo tra tutta questa gente che c'è al
mondo (...)
e una canzone neanche questa potrà mai cambiar la vita ma che cos'è che ci fa andare avanti e e dire che
non è finita cos'è che ci spezza il cuore tra canzoni e amore che ci fa cantare e amare sempre più
perché domani sia migliore, perché domani tu".
La tappa di oggi, paesaggisticamente è la meno bella finora. Percorriamo la strada costeggiando la statale e intorno sembra tutto un po' monotono.
Arriviamo a Carrion di buona lena.
Chiesa di Santa Maria del Camino, tempestata di rondini festanti.
È trascorsa la seconda settimana, andando avanti sono sempre meno i pellegrini partiti da Saint Jean per diversi motivi: tanti hanno terminato le ferie e tanti si sono fatti male. Ci sono tante persone che camminando troppo, facendo troppi chilometri, hanno forzato i piedi e hanno vesciche enormi o tendiniti o si sono storte le caviglie. Tanti che partono, ma anche tanti si aggiungono durante il percorso. Per prendere la Compostela a Santiago bastano gli ultimi 100 km!
Anche i miei piedi vorrebbero un po' di riposo. Che dolore!
...ma basta una battuta e riprende la voglia di andare avanti!
Stanotte albergue per pochi intimi: stanza da quattro con bagno privato, una sciccheria!