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domenica 28 luglio 2013

25' tappa: Las Herrerias/Fonfría (20,2 km)


C'è chi parte e chi continua a festeggiare... 
La tappa di oggi è l'ultimo tratto faticoso. 
Parto senza colazione, non è una novità ormai...le forze arriveranno. 

Si sale sul percorso inerpicato e abbastanza scosceso, bellissimo! Scatto tantissime foto, tornando indietro ne scatterei tante di più. 
Una leggerissima pioggerella rende tutto ciò molto fresco e le essenze divampano nell'aria. 
Poi...nebbia. Entro in una nube, che bello! Tutto è ovattato e i rumori si assopiscono. Sembro un personaggio delle fiabe...

E proprio mentre sento i campanacci in lontananza, arrivano loro. La paura mi assale, mi sembra di stare a San Firmin. Aiutoooo che faccio? 
Dalla parte opposta chi vedo??? 
Roger, lasciato qualche giorno fa al Parador! 
Lo chiamo urlando, sono felicissima! Ho la stessa sensazione di aver visto "mio fratello"!
Un giorno di condivisione durante il Cammino equivale ad un mese di convivenza nella vita reale. 
Roger si avvicina e mi tranquillizza... 
In effetti le mucche mi snobbano alla grande, insieme al contadino. 
Con Roger ci diamo appuntamento in cima alla montagna e proseguo felice. 

Arrivo in una fattoria, gli animali sembrano tranquillissimi, convivono tutti in santa pace quassù! 
Questo è un vero toro, e ha "l'orecchino al naso" (come qualche romano...!) 

La tappa di oggi è troppo bella per non pubblicare foto. 
A questo punto trovo un cippo di pietra ve fa la conta alla rovescia dei chilometri mancanti fino a Santiago e il primo riporta 152,5. 
L'animo si rinfranca e tutto ha una visione diversa. 

Mano a mano salgo fino ad arrivare ad una grande pietra di confine posta sul sentiero, spesso imbrattata da scritte secessioniste. 
Sono ufficialmente in Galizia! 
Il mio altimetro segna: 
...e mi sento in capo al mondo! 

Le origini di O Cebreiro risalgono ad epoca pre-romana. 
L'antico villaggio di montagna con le tipiche "pallozas" e case di pietra, oggi è diventato un affermato centro turistico. 
La chiesetta di Santa María la Real del IX/X sec. conserva al suo interno alla destra dell'altare maggiore la cappella del Santo Milagro, dove oltre al calice del Santo Graal, c'è anche la raffigurazione della Virgen de los Remedios. 
Nell'altare è sepolto don Elias Valina, creatore della "flecha amarilla".
Ed ecco Roger puntale come un belga! 
Decido di proseguire con lui, ci aspetta un percorso in discesa facile e suggestivo. 
Il tempo purtroppo non ci assiste e fa un freddo bestiale. Metto tutto quello che ho addosso, ci saranno 10 gradi! In Italia stanno morendo di caldo... 
Qui sono a Alto do San Reque a 1270m. 

E questo gallo che si mette in posa? Quant'è grosso! 
Cosa non si fa per guadagnare due soldi! 

Il cielo è sempre più grigio e ci fermiamo a mangiare in una costruzione che ha tutta l'aria di una baita, e infatti zuppa di verdure! 
Ci rimettiamo in cammino, ma una pioggia sempre più violenta ci assale, dio mio, sono zuppa, i piedi sguazzano nelle scarpe, i pantaloni s'impregnano di fango e cacca di mucca, si vede poco, sento i brividi dal freddo. I rumori vengono coperti dal suono sempre più forte della pioggia. Pazienza, non posso fare altro che procedere, fino a quando mi compare davanti un alberque. 
Peccato, la pioggia mi ha fermato. 
Sono zuppa come un pulcino! 
Bellissima giornata. 

Sala descanso! 
E cena internazionale! 
Tutti i continenti sono rappresentati in questa tavolata! 
Mangiato veramente bene!