Translate

Translate

martedì 30 luglio 2013

27' tappa: Sarria/Portomarín (22,4 km)


Signore e signori venghino, venghino! Compostele in sconto al 100imo chilometro! 
Inizio così e non sono ironica, sono un po' disgustata. 
Già ad inizio tappa noto TUTTI i bar aperti con tantissime brioches fumanti e molti servizi in più al pellegrino. Non c'è più neanche il gusto di "conquistarsi" la colazione, infatti non la faccio. 
Ad oggi non avevo ancora fatto il biglietto di rientro, perché... mi piaceva molto quel senso nomade senza l'ansia da ritorno. 
Bene, oggi è stato il giorno di comprare il volo. Faccio due conti ed esclusa quella di oggi mi mancano quattro tappe più Finisterre. Fisso il giorno: 6 agosto. 
E il malumore sale...
Oggi anche Roger lascio andare avanti, non voglio vincoli e non voglio ritmi dettati da altri. 
Mi gira male... 
Il percorso è affollato, anche se dalle foto non sembra, a tratti devo chiedere anche "Permesso" per passare. 
Questa cosa non mi piace. 
Poi ad un certo punto vedo un gruppo di suore, preti, ragazzi e signori vestiti con jeans e borselli strani. Mi avvicino e cerco di capire. 
In testa c'è un prete, il capogruppo, dietro gli altri. 
Mi esce la pipì e vado dietro ad un albero, come ormai da 700 chilometri a questa parte. Mi ricompongo e li raggiungo. Ad un certo punto arriviamo ad un bar, il prete ferma tutti, da un camioncino, uno spagnolo tira fuori un cabaret di panini e vettovaglie varie. 
Il prete ferma tutti e dice ad alta voce (senza rispettare il silenzio che regna in quel momento): "È il momento della sosta, il bagno è là dietro, i panini qui, tra mezz'ora si riparte"! E la ventina di persone al seguito esegue gli ordini. 
Rabbrividisco. 
Questo non è più il MIO Cammino, questo è il Cammino dei tour operator religiosi! 
Accelero il passo...sapendo che non devo pensare in questo modo perché tutti hanno il diritto di fare il proprio di Cammino, da qualsiasi punto di inizi. 
È tornato il sole per fortuna, ma non il buonumore. Ho una data di rientro e la prospettiva cambia. Venti giorni fa lo avrei desiderato tanto un volo di rientro, adesso non mi entusiasma, mi spaventa. 
A questo punto parte il conto alla rovescia: 

Meno 100 chilometri! 
Da qui partono i pellegrini del we. 
La Compostela è valida da questo punto in poi. 
Spero di non incrociare più il gruppo organizzato. 

Questo è un Horreos, una tipica costruzione rurale per la conservazione del mais e di altri cereali. 
Poco più avanti mentre mi accingo a salutare una pellegrina che sto superando, mi accorgo che è proprio Tania, la ragazza di Loro Piceno. 
Per fortuna non sono la sola a sentire la differenza dalle altre tappe. 

Arriviamo a Portomarín insieme. Mi fa strano vedere dopo tanto tempo una distesa di acqua così grande...è il lago Belesar. 

Sembra un paese molto diverso da quelli attraversati finora. 
Decidiamo di dormire qui. 

Sono le 13 e fuori qualche albergue c'è già la fila! 

14 commenti:

  1. no licia ti prego non prenotare per il 6 non ci stai con le tappe pre muxia finisterre !!! sopporta un pò qesti 4 giorni fino a santiago !!! poi credimi verso finisterre ti tornerà veramente la gioia del cammino !!! poi se proprio ti và ancora di camminare da finisterre a SANTIAGO ci sono pure le frecce del ritorno !!! credimi quelli della campostela non vanno a prendere la finisterra e conoscerai il vero popolo galiziano !!! insomma prima del 8 non devi prenotare il ritorno ti prego licia fallo per me !! non puoi tornare con la tristezza degli ultimi 100 km !!! ANIMO PEREGRINA !!! vamos más allá de santiago! vamos hasta donde termina el mundo!

    RispondiElimina
  2. Pensa che io per via dei bimbi e del sovrappeso avevo sperato di riuscire ad allenarmi per 150 / 200 km. Ma ora ci ripenso. Hai ragione. Ognuno ha il suo cammino, ma il cammino a dire il vero è uno solo. Mi piacerebbe un giorno, chissà quando, farlo anche io...mi servirebbe tanto. Baci amica, buona strada. Cody

    RispondiElimina
  3. Sì mi piace questa fierezza!!! :-)

    RispondiElimina
  4. SI sei decisamente troppo nervosa e arrabbiata per essere una che ha quasi finito un cammino di oltre 800 km e che sopratutto ha quasi ultimato il suo di Cammino. Ovviamente ti comprendo è che se durante una gara podistica vedi gente che taglia nel percorso e magari arriva anche prima di te al traguardo. Ma penso che il traguardo è tuo e l'orgoglio di aver fatto un cammino così lungo e difficile ti debba porti su un livello così alto che nemmeno ti devono sfiorare i pellegrini degli ultimi 100 km. Vuoi mettere la soddisfazione di sapere dentro di te che stai portando a termine un impresa tanto grande che quei poveretti non possono neanche immaginare. Forse il certificato sarà lo stesso ma i tuoi ricordi, le tue foto interiori....bhe quelle ce le hai solo tu e nessuno potrà più cancellarle. Vai Licia, Vai!

    RispondiElimina
  5. Hai ragione, è vero.
    Oggi sono molto più serena!
    Ti voglio bene!

    RispondiElimina
  6. Dopo aver letto l'ultima tua frase mi sono reso conto che il Cammino lo terminerai come lo hai iniziato (nella serenità d'animo).
    Quell'esperienza la fanno, in negativo, tutti i pellegrini.
    Dai Licia, ci sei ormai,ed è preferibile leggerti nella serenità e gioia del Cammino.
    Antonio

    RispondiElimina
  7. La gara podistica e' un conto il cammino di Santiago e' altro, c'è chi lo fa c devozione chi per ritrovare se stesso chi perché ama mettersi alla prova. Mille volte mi hai detto di correre almeno 1 km, di impiegarci 20 minuti e non 5, ma di farlo. Sono da apprezzare tutti quello che si armano di buona volontà e fanno i loro 100 km. Nessuno taglia o frega il percorso di altri, ma credo che ognuno si impegni in quello che può, non occorre essere fanatici delle proprie capacità fisiche, il tuo cammino lo hai fatto ne devi andare fiera, sei una grande grandissima, con una grande forza. Porterai tutto dentro in modo indelebile racconterai e rivivrai momenti bellissimi andrai fiera di aver avvicinato persone positive e allontanato le negative, ma il cammino deve aiutare ad essere ancora più umili. Così come ti sei resa conto che non serviva fare ricerche particolari per una scarpa e sarebbero andate bene anche le ciabattine tedesche così devi metabolizzare che, interiormente, chi fa i suoi 100 km e' come chi ne fa 800.

    RispondiElimina
  8. Andrea Luparelli apprezzo le tue parole, ma io un libro lo leggo dall'inizio non dalla fine!
    <3

    RispondiElimina
  9. Ma se qualcuno per ragioni di salute o di lavoro o familiari non potesse dedicare al Cammino il tempo e le energie che hai potuto dedicare tu, ma lo stesso per devozione o bisogno intimo sentisse il richiamo, dovrebbe vergognarsi o sentirsi passibile di risa e ironia perché decide di poter fare non più di un piccolo tratto finale, seppure col cuore avrebbe camminato 900 km sui carboni ardenti? Ti ho seguita sempre con ammirazione, ma questa "boria" finale non la condivido. Le possibilità sono diverse ci mancherebbe pure che il Cammino spirituale debba avere un minimo chilometrico. Buon proseguimento a te e a tutti. Ellie Ferri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Ellie, io rispetto tutti, l'ho ripetuto più volte e sapevo di trovare commenti come il tuo.
      Hai perfettamente ragione, il Cammino è personale e diverso da una persona all'altra, indipendentemente dalla lunghezza. 31 giorni di Cammino sono assolutamente diversi da 3 giorni, te lo assicuro. La Compostela è un pezzo di carta e per me non vale nulla, tutto ciò che conta sono i 31 giorni trascorsi su questo percorso, che mi hanno cambiato, forgiato, spaccato i piedi, fortificato.
      Il silenzio dei primi 700 chilometri mi ha aiutato a crescere, ora non c'è più silenzio, tanto meno concentrazione. I ritmi erano scanditi dai miei bisogni, era ciò che volevo e per questo sono partita da Saint Jean da sola. Ora sono scanditi dalle ondate di turisti pellegrini e ti assicuro che la differenza è netta e sostanziale. Non sono la sola a percepirlo, la mia non è boria è semplicemente un manifestare sensazioni, come ho sempre fatto nelle 28 tappe precedenti, nel bene e nel male. Per questo ti consiglio vivamente di partire da SJPDP, fai ciò che puoi, lo fai in più momenti, ma non puoi perderti la parte iniziale, decisamente la più bella.
      Con rispetto.

      Elimina
  10. Si intravede una certa superbia nelle tue parole, credendo che il tuo fumo sia più risplendente del fuoco altrui :)... io potrei dire che il Camino si deve fa' a modo mio, cioè 200 km senza iphone, senza blog e senza 6500 followers a seguirmi, più veloce sì, ma assolutamente più silenzioso e di crescita anche. Ma non lo dirò xc il mio nn è ne meglio ne peggio dal tuo, solo diverso. Secondo me, ognuno di noi percorriamo il nostro e ciascun' Camino è sempre UNICO.

    RispondiElimina
  11. LICIA non ti curar di loro non sanno ne quello che dicono e tantomeno quello che pensano !!!! sei partito con il primo passo piena di paure tornerai grandissima e piena di gloria !!!! PS per tutti quelli che parlano per di più onore a CATALINA una signora delle canarie di 75 anni aveva iniziato il cammino a 60 anni da SJPDP io lo incontrata 2 anni fà a melide e se i conti portano mi auguro che quest anno a SANTIAGO potreste arrivare insieme !!! perchè siete due grandi pellegrine !!! il cammino ogni metro ogni angolo ogni scorcio a la sua storia perchè privarsene !!!! ce solo un motivo LA PIGRIZIA !!!! licia sei grandissima sempre !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Simone se lei è tornato dal Cammino con un animo tanto incline al giudizio credo francamente che Le sia valso poco o nulla camminare.

      Cordialmente,
      Ellie Ferri.

      Elimina